Grissini al rosmarino

I grissini fatti in casa per me sono quella cosa che se hai davanti difficilmente riesci a smettere di mangiare.

Croccanti, saporiti, friabili vi faranno pronunciare le fatidiche parole: dai ancora uno!

La ricetta l’ho presa dal libro di Luca Montersino, l’ho modificata a mio gusto e e invito anche voi ad aromatizzare i vostri grissini come più vi piace.

Io ho usato la polvere di rosmarino che ho creato seccando e polverizzando il rosmarino del mio giardino ma largo a qualsiasi altro aroma: peperoncino, cipolla, formaggio, pancetta…

Ingredienti:

  • 375 gr di farina 00
  • 187 gr di semola di grano duro
  • 300 gr di acqua
  • 50 gr di olio evo
  • 7 g di malto o di miele o di zucchero
  • 7 g di lievito di birra disidratato
  • 12 gr di sale
  • 7 gr di polvere di rosmarino
  • 2 gr di pepe

Preparazione:

Sciogliere il lievito nell’acqua, mettere in planetaria, aggiungere olio, malto, e piano piano le farine, il rosmarino e il pepe.

Quando si sarà formata una massa aggiungere il sale.

Impastare finchè la massa sarà ben incordata.

Stendere la pasta di uno spessore di 0,5 cm e tagliare delle strisce della misura di 10 cm x 1 cm.

Arrotolare le strisce fino a creare dei grissini e adagiateli nelle teglie rivestite di carta forno.

Far lievitare per circa un’ora in forno spendo ma con la luce accesa.

Spennellare i grissini con una salamoia preparata con 50 ml di acqua, 50 ml di olio evo e un cucchiaino scarso di sale.

Cuocere in forno ventilato a 230 gradi per 10/15 minuti.


IL NOSTRO ABBINAMENTO:

IL NOSTRO ABBINAMENTO:

Birra: Debbie – Malcantone Craft Brewery (ABV 4,6%)

Nazione: Italia

Stile: Bohemian Pilsner

Aspetto: birra color oro, limpida, con una bella schiuma bianca mediamente persistente.

Aroma: al naso si avvertono subito le note maltate. In particolare, la crosta di pane fino ad un delicato mieloso. Sul finire si percepisce anche una nota erbacea.

Gusto: il gusto è di una Pils Ceca, con note di panificati e miele. il finale regala note erbacee e di fieno. Il gusto è ben bilanciato tra il dolce dei malti e l’amaro del luppolo.

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