Tajine di agnello con prugne secche

Questo piatto ci riporta in Marocco, nel viaggio che io e Stefano abbiamo fatto nel 2019.

Siamo stati invitati ad un matrimonio a Tangeri e abbiamo deciso di abbinare un tour per il Marocco prima del grande evento.

Marrakesh, Fes, Chefchauen e Tangeri come ultima tappa.

E’ stato il viaggio della speranza, i nostri bagagli li avevano trattenuti a Casablanca durante lo scalo a causa di uno sciopero.

Risultato? Ci siamo trovati con una sola cambiata che Stefano aveva messo nello zaino e nient’altro e ci aspettavano 10 giorni tra deserti e montagne.

Nonostante questo, abbiamo un ricordo bellissimo di quella terra dai colori e sapori unici.

La cottura in Tajine ci ha accompagnato per tutto il viaggio, matrimonio compreso, ed è per questo che ho provato a rifarla a casa.

Se non avete la tajine andrà bene una padella antiaderente.

Ingredienti:

  • 800 g di agnello a pezzi
  • 2 cipolle tagliate grossolanamente
  • 2 cucchiaini di cumino
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 2 cucchiaini di curcuma
  • 2 cucchiai ci miele
  • 4 spicchi di limone
  • due belle manciate di prugne secche denocciolate
  • sale e pepe qb

Procedimento:

In una pentola antiaderente far scaldare dell’olio d’oliva, aggiungere le cipolle e far rosolare bene, aggiungere la carne e farla sigillare.

Aggiungere le spezie, il miele, gli spicchi di limone e il sale, amalgamare bene in modo che i sapori siano ben distribuiti.

Coprire a fino con acqua bollente e abbassare la fiamma al minimo, coprire con un coperchio e lasciar cuocere lentamente per un’ora e mezza circa girando di tanto in tanto per non far attaccare.

Aggiungere le prugne e continuare la cottura per circa 30 minuti.

Il profumo ti riporta immediatamente in Marocco ✈

IL NOSTRO ABBINAMENTO:

Birra: Arabier – De Dolle (ABV 8%)

Stile: Belgian Strong Ale

Aspetto: Birra color oro con abbondante schiuma bianca e persistente.

Aroma: l’aroma è molto ricco, si va dal miele del malto al fruttato (frutta matura) e floreale del luppolo passando per note speziate (pepe e spezie) date dal lievito.

Gusto: il gusto va di pari passo con l’aroma, il primo impatto è dolce, fruttato e speziato per poi virare su un finale lungo e amarognolo che rende molto gradevole la bevuta. Il corpo molto esile il che la rende molto beverina nonostante il grado alcolico importante.

Le caratteristiche di questa birra, il contrasto dolce e amaro, la rendono l’abbinamento perfetto per questo piatto che è molto saporito e con tendenza dolce e speziata.

Se il finale amaro non rientra nei vostri gusti, suggeriamo di abbinarci la “Finesse” di De Dochter van de Korenaa, una Tripel multigrain (orzo, frumento e segale). Ha un bel colore arancione con una schiuma bianca e persistente. Aromi maltati di caramello e miele, il luppolo dona sentori di frutta e agrumi. In bocca vengono riproposti i sentori percepiti al naso. Una birra in linea con la pietanza, stessi sapori sia nel piatto che nel bicchiere.

A VOI LA SCELTA!

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